Monaco di Baviera, tra mercatini e antiche tradizioni

I mercatini di Natale di Monaco hanno origini molto antiche. Si dice che siano nati nel XVI secolo quando erano chiamati "mercatini di San Nicola". E' solo nel 1972, però, che si è pensato di dargli una sede definitiva e di allesttire il mercato principale a Marienplatz. E' proprio qui che il venerdi che precede la prima domenica di avvento, i monacensi e i numerosi turisti aspettano alle 17 in punto il sindaco che inaugura il mercatino (Christkindlmarkt).

 

Con le sue 140 bancarelle, è il principale mercatino della città. La piazza è abbellita anche da un enorme albero di quasi 30 metri illuminato da 2500 candeline. Viene donato alla città di Monaco a turni dai comuni della Baviera e delle regioni alpine. In compenso, durante il mercatino natalizio, il comune donatore può svolgere attività promozionale nel cortile interno del municipio e vendere le proprie specialità locali. Solitamente poi, l'albero viene tolto attorno al 6 gennaio per venire riutilizzato altrove come albero della cuccagna. L'atmosfera viene resa ancora più magica dalle melodie e canti che riecheggiano ogni sera alle 17.30 dal balcone del municipio. Non lontano da Marienplatz si svolge il Kripperlmarkt, il mercatino del presepe più grande della Germania. E' dalla metà del XVIII secolo che è parte integrante del mercatino della città. Le varie bancarelle offrono un vasto assortimento di presepi, statuette e altri accessori . Chi è in cerca d'ispirazione può osservare nel Prunkhof del municipio il presepe storico creato nel 1954 da Reinhold Zellner.

Sul Rindermarkt sorge la cosidetta "Sternenplatzl", piazzetta delle stelle. Dominata dalla costruzione di una piramide natalizia e grazie alle numerose stelle che decorano i rami degli alberi è una vera e propria festa di luci. Tra le varie bancarelle che si possono trovare va menzionato i prodotti di artigianato dei Monti Metalliferi. Lungo tutta la città si diramano diversi mercatini e fra tutti alcuni meritano di essere citati in quanto diversi dal solito. Una bella alternativa è il Mittelalterlicher Weihnachtsmarkt, il mercatino medievale nella Wittelsbacherplatz. Qui l'atmosfera è d'altri tempi: tutto ruota intorno al Medioevo dai costumi dei mercanti alle bancarelle e anche ai prodotti. Infatti, ad esempio non si trova il vin brulè ma l'idromele, cioè una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele.

 

A Schwabing, viene allestito il mercatino degli artisti e degli artigiani ed è uno dei più curiosi. Venne istituito per la prima volta nel 1976 da un centinaio fra artisti e artigiani con lo scopo di dare vita a un mercato dell'arte non tradizionale e giovane. Ci sono dipinti, sculture, oggetti artigianali in pelle, in vetro, in ceramica, dipinti su seta, oreficeria, fotografie e candele. Anche la proposta gastronomica si diversifica da quella tradizionale, vi sono specialità etniche e prodotti bio.

 

Il luogo che ha ospitato l'Oktoberfest, invece, da fine novembre al 31 dicembre ospita un evento nell'evento. Nel Theresienwiese si svolge il Festival Wintertollwood, il festival dell'inverno. Un mercatino alternativo che dal 1991 combina arte,musica, e cultura. Si è sempre distinto per la straordinaria offerta culturale del teatro, del cabaret, e dell'arte con particolare attenzione all'ambiente e alla tecnologia. Uno degli appuntamenti clou è il "mercato delle idee" composto da tanti stand di ristoratori e artigiani con prodotti tutti di provenienza certificata.

 

Oltre ai mercatini in questo periodo Monaco offre anche altre attrazioni in grado di meravigliare sia grandi e piccoli. In centro, nella Kaufingerstraße, il grande magazzino Galeria Kaufhof allestisce le sue vetrine a tema natalizio con animali animatii mentre svolgono le normali attività: c'è quello che spazza, quello che taglia la legna, quello che coccola i suoi cuccioli. Altra particolarità è , per chi desidera viaggiare per il centro su un tram decorato in stile natalizio, il Christkindltram. A bordo si troverà vin brulè, punch ideato per bambini e leccornie varie, il tutto allietato da musica del periodo. Il tram, le vie illuminate e le sue vetrine renderà tutto magico.

 

Per chi avesse voglia di scrivere una letterina o solo ricevere l'originale timbro di Gesù Bambino, può rercarsi nel Prunkhof del municipio dove si trova il Christkindlpostamt, un ufficio postale in cui ci sarà un angelo ad accogliervi e prendere in consegna le lettere oppure possono essere poste anche nella buca delle lettere che viene svuotata ogni giorno. Il tutto è organizzato dal comune di Steyr in Austria. Pensate che questa cittadina ha un quartiere chiamato "Christkindl", cioè Gesù Bambino.

 

Un evento tutto particolare da non perdere è il Krampuslauf: la sfilata dei Krampus. Si svolge due domeniche e a sfilare sono 300 maschere ognuna diversa dall'altra, anche se hanno delle caratteristiche comuni. Sono pelosi e di solito marroni o neri o bianchi o grigi. Hanno zoccoli e due corna. Portano catene accompagnate da campane di varie dimensioni. Usano i Ruten, fasci di rami di betulla che usano per frustare la gente che incontrano. Avolte possono essere sostituiti da una frusta. Possono avere un cestino legato alla schiena, in quanto si dice che i bambini cattivi vengano messi in queste ceste e portati via. I loro abiti sono logori e sporchi e vengono ricavati dalle pelli di pecore o capre. Questi costumi elaborati vengono ricreati ogni anno e costano tra 1800 e 2500 euro. La maschera indossata può pesare fino a 10 kg e non può mai essere tolta in pubblico, pena il disonore o l'allontanamento dello smascherato. La versione femminile del Krampus è la Krampa. Secondo tradizione a mascherarsi sono solo gli uomini.

 

Da non confondere con il Krampus è il Perchten, molto simile ma con un enorme naso, denti, orecchie e diverse corna da 4 a 10. Si dice che più corna hanno più fortuna nel nuovo anno. La leggenda dei Krampus è ancora molto sentita in tutta la Baviera. Si racconta che in un lontano passato, nei paesi di montagna afflitti da carestia, i giovani del luogo si vestivano con pelli di animali e maschere per non farsi riconoscere in quanto andavano a spaventare e depredare i paesi vicini delle provviste necessarie per l'inverno. Tra di loro però, sfruttando il suo aspetto s'inserì subito un impostore, il diavolo, riconoscibile solo dalle sue zampe e dagli zoccoli. Per sconfiggere la presenza del diavolo fu chiamato San Nicola. Sconfitto il diavolo, i giovani decisero di diventare servitori del santo e tutti gli anni sfilavano travestiti lungo le strade dei paesi di montagna non più per depredare ma per punire i bambini cattivi accompagnati dalla figura del santo.

 

Questa sfilata è una tradizione dell'area alpina che risale a 500 anni fa. Già nel XVI secolo esistevano i cosiddetti "Klabaufs": allievi delle scuole, cantori e insegnanti della Frauenkirche e di St. Peter si travestivano da vescovi e incutevano così tanto terrore da dover far intervenire la polizia. Nonostante il loro aspetto terrificante, i Krampus sono innocui. Il primo gruppo di Krampus nato a Monaco è lo "Sparifankler-Pass".

 

Sicuramente anche in questo periodo Monaco è una città che ha molto da offrire e dove si può godere al massimo di un clima magico, quasi da fiaba ovunque si vada. Anche nel piazzale coperto dell'aeroporto Franz Josef Strauss, per intrattenere i viaggiatori mentre aspettano il volo, è stato allestito un mercatino. L'area è composta da centinaia di abeti veri e uno alto 15 metri, chalet che propongono prodotti tipici e regali vari oltre a squisitezze d'ogni genere. Al centro si trova la pista per pattinare sul ghiaccio e per finire anche un programma vario d'intrattenimento. Meraviglioso vero?!

 

Silvia Pancera

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