Capodanno a Passau
Diario di viaggio di Romano Masciulli e Luigi Quinzii - 2° Parte
Terzo giorno: visita di Regensburg
Arriviamo in questo importante centro culturale nonché storica città universitaria, il cui prestigio è testimoniato dalla presenza di oltre 20.000 studenti. Dal 13 luglio 2006 Regensburg può vantare di essere entrata a far parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, tanto che in diversi tratti ci ricorda la bellissima Bamberg, anch’essa patrimonio dell’Unesco. Dopo aver consumato un ottimo pasto costituito da un mix di salsicce bavaresi con dell’eccellente birra weiss nel locale tipico Weissbräuhaus, visitiamo il maestoso Duomo di St. Peter le cui 2 torri dominano tutto il centro storico; proseguendo possiamo osservare la chiesa di St. Ulrich, la chiesa dei Domenicani e il Palazzo Thurn und Taxis. Attraversato il ponte delle Pietre, si può ammirare il centro storico oltre il fiume come nelle più belle foto simbolo di questa città.
La cosa che più ci colpisce è la molteplicità delle luci natalizie dei vicoli, caratteristica di tutte le città tedesche ma probabilmente qui con qualche particolarità in più. Prima di ripartire degustiamo un tè caldo, la scelta della bevanda è influenzata anche dal freddo pungente! Nel bar assistiamo a qualche consumazione, da parte di avventori locali, con abbinamenti di quelli che a volte ci lasciano perplessi in Germania, come focaccia inzuppata nell’aceto balsamico, il tutto accompagnato anche per loro da un tè…
Quarto giorno: visita di Wasserburg e arrivo a Bad Wiessee
Il 2 gennaio riprendiamo la strada verso il sud, non si pensi però che stiamo lasciando le latitudini più fredde, infatti per concludere in bellezza il viaggio faremo un’ultima tappa nelle Alpi bavaresi, a Bad Wiessee. Non casualmente, scegliamo di percorrere la strada che ci condurrà nella località in cui ci fermeremo per il pranzo ed una veloce ma esauriente visita, Wasserburg. A proposito di freddo, si rivelerà assolutamente gelida!
Alla birreria Paulaner Stuben, sotto i portici dei caratteristici palazzi della Marienplatz, godiamo di un succulento pasto a base di medaglioni grigliati di maiale con freschissimi funghi champignon, accompagnato dall’immancabile Paulaner, che ci fa anche giungere alla riflessione che le birre di Monaco comunque sono uniche! La robusta cucina bavarese ci permette di affrontare meglio le basse temperature durante il breve tour del centro cittadino, che offre bellissimi e decoratissimi palazzi, chiese storiche, vie costellate di negozi, vicoli ai cui angoli si trovano caffè e ristoranti di vario genere e un bel lungofiume con tanto di antica porta del ponte di accesso alla città detta “Brucktor”.
Terminata la visita a Wasserburg, rientriamo in macchina, accendiamo il riscaldamento “a palla” e proseguiamo in direzione Bad Wiessee passando per la sorprendente Rosenheim, colma di gente in giro e in più innevata! Rimaniamo così tanto colpiti e incuriositi che decidiamo che prima o poi sarà una meta da visitare con maggiore attenzione. In serata concludiamo il percorso a Bad Wiessee. Nell’ultima parte di questa tratta, che coincide con le ultime luci del giorno, lo scenario si fa affascinante. Siamo infatti ormai a ridosso della catena montuosa ed i prati, gli alberi e i costoni delle montagne, che scorgiamo in lontananza, sono completamente imbiancati, così come le strade e i tetti delle case nei villaggi. Al tramontare del sole dietro l’orizzonte, la luce intensa degli ultimi raggi, che penetrano attraverso il profilo delle cime montuose, quasi a scalfirle, rende il chiarore del paesaggio innevato ancora più intenso.
Sopraggiunto il buio, la nostra attenzione si concentra di più all’interno dell’auto, specialmente verso il termometro che alle 19.00 misura -12 gradi! Una volta arrivati a destinazione e scesi dall’auto, avremo però modo di constatare come, nonostante la temperatura impressionante, il freddo secco tipico di questa zona sia assolutamente sopportabile... certo se adeguatamente coperti!
A Bad Wiessee la neve è alta ai bordi delle strade e innevate anche le belle architetture di montagna dove il legno la fa da padrone. Tutto l’insieme è reso ancora più suggestivo dalle luci delle decorazioni natalizie. L’aspetto del nostro albergo, il Seegarten Hotel, è veramente caratteristico sia all’esterno sia all’interno, tipico in stile alpino-bavarese, accoglienti le camere interamente in legno e bello il bar con musicista etnico con vista sul romanticissimo lago.
Bad Wiessee è infatti un’elegante località termale situata sulle sponde del Tegernsee, uno dei laghi più importanti e suggestivi della Baviera immerso in una cornice di paesaggio davvero unica. In serata, dopo una doverosa camminata tra le mille luci natalizie e la tanta neve, ci rechiamo a Lenggries, vicino la nostra amata Bad Tölz, per la cena da Fabio, il nostro amico titolare dell’ottimo ristorante italiano “Da Fabio” in quest’altro caratteristico centro di montagna.
Siamo amanti della cucina bavarese, ma da Fabio non possiamo fare a meno di riassaporare i piatti della nostra terra con un’abbuffata di pasta e pizza (proprio così, pasta e pizza insieme!) preparate a regola d’arte. Il tutto sempre comunque annaffiato da boccali di ottima Paulaner.
Di ritorno a Bad Weissee, tagliando la gelida aria dei -19 gradi, cerchiamo di fare una puntatina al nuovissimo casinò, purtroppo però Romano e il Geometra Calboni, lanciatisi in avanscoperta, vengono impietosamente rigettati a causa dell’abbigliamento non propriamente consono.
Arrivato ormai il giorno della partenza definitiva, la mattina del 3 gennaio, ci godiamo gli ultimi paesaggi bavaresi e poi austriaci, anch’essi molto belli. Al progressivo diradarsi della neve, fino alla sua scomparsa definitiva nei dintorni di Innsbruck, possiamo ritenere conclusa questa nuova esperienza bavarese, tra ulteriori conferme e novità di cui non potremmo essere più soddisfatti, non paghi ma volenterosi di tornare per esplorare altri luoghi di questa regione che più conosciamo e più ci rendiamo conto di quanto vi sia ancora da scoprire.
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