Capodanno a Monaco e nelle Alpi bavaresi


Diario di viaggio di Romano Masciulli e Luigi Quinzii - 1° Parte


 

Primo giorno: arrivo in hotel e serata all’Hofbräuhaus

 

Finalmente, il 30 Dicembre, arriva il giorno della partenza. Siamo in cinque e viaggiamo in auto. Tre di noi sono appassionati de "L’Ispettore Derrick", il che aggiunge ancora più attrattiva alla destinazione prescelta!

 

Dall’Abruzzo impieghiamo nove ore con diverse pause, dovute più a rifocillamenti vari che alla voglia di riposarsi. Per Romano e Luigi il viaggio non è molto pesante, tranne che per l’impazienza di arrivare al confine. Anche per qualcun’altro (Daniele) il lungo tragitto non si fa sentire... dormendo tutto il tempo! Ivano e Beatrice accusano qualche dolorino, stretti con Romano sul sedile posteriore, ma ne varrà ampiamente la pena. Dall’Emilia, in seguito alle abbondanti nevicate dei giorni precedenti, iniziamo a pregustare l’atmosfera natalizia di cui siamo alla ricerca; uno dei motivi di questo viaggio: speriamo di vedere Monaco con la neve! Il passaggio del Brennero è sempre emozionante, ci godiamo i bei paesaggi austriaci fino a superare l’ulteriore confine, tutto fila liscio ed entriamo a Monaco!

 

L’emozione aumenta, era da molto che volevamo tornarci, e questa volta troviamo la graditissima sorpresa che ci aspettavamo: la neve! Immaginata da anni in questo scenario, è presente ovunque, rendendo la città più affascinante. Le strade, comunque, sono assolutamente pulite, anche i marciapiedi e le piste ciclabili. Vediamo all’opera una specie di mini-spazzaneve da marciapiede, l’efficienza teutonica non si smentisce mai.

 

Dirigendoci verso il centro, rimaniamo immediatamente colpiti dai colori delle illuminazioni che decorano le birrerie, addobbate a festa; ammiriamo i bei palazzi, il verde e la razionalità nella costruzione che, a differenza dell’Italia, caratterizzano anche i quartieri periferici.

 

Entriamo in centro e troviamo il Mercure Hotel in Hotterstrasse, saliamo a lasciare i bagagli nelle belle e moderne camere ed andiamo a parcheggiare l’auto nel parcheggio multipiano che si trova proprio nella strada davanti a quella dell’ albergo; un altro è solo ad un isolato di distanza! Il bello è che ci sono diversi parcheggi liberi anche all’ aperto, lungo le strade nei paraggi, in pieno centro, di venerdì sera! Non si pensi, però, che fosse dovuto a mancanza di persone in giro, la gente era tanta e l’ambiente molto animato. Prima di risalire in camera ci concediamo la prima birra in terra tedesca, non vedevamo l’ora e soddisfa pienamente le nostre aspettative! Per noi la birra tedesca è la migliore, almeno tra quelle che abbiamo assaggiato (insieme alla lituana e alla belga). La birreria è proprio accanto all’albergo, vi si accede anche da questo grazie ad una porta comunicante. Siamo proprio a Monaco, trovi birrerie ovunque, e ce ne compiacciamo!

 

Poi breve riposo e si esce! Facciamo un giro attraversando la Neuhauserstrasse e giungiamo a Karlsplatz (detta Stachus), i chioschi sfornano salsicciotti e vin brulè a tutto spiano e ne approfittiamo subito per mettere qualcosa sotto i denti. Stringendo il bicchiere caldo, tra l’altro, si evita di perdere le falangi delle dita, a serio rischio di assideramento durante le operazioni di acquisto e pagamento del panino col salsicciotto, impossibili da effettuarsi con i guanti. Faceva davvero molto freddo!

 

Dopo aver gustato tali specialità tipiche nella casetta, allestita ad hoc, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio attrezzata nella piazza, filiamo dritti all’HB. Romano ed Ivano sono entusiasti di essere per la prima volta all’Hofbräuhaus, probabilmente la birreria più grande del mondo, tre piani di brindisi continui, festa, canti; immancabile la musica, suonata da musicisti in tradizionale costume bavarese, che scaldano l’atmosfera come all’Oktoberfest! Altrettanto immancabili i bevitori locali, anch’essi in abiti tradizionali, con tanto di cappelli piumati. A dire la verità questi ultimi sono una minoranza, il posto è diventato molto turistico, comunque ottimo per fare baldoria!Attenti a non esagerare però, se si passa il limite si può venire cacciati, e sono inflessibili. Vaghiamo  attorno ai tavoli ed ogni volta che se ne libera uno assistiamo alla scena di orde di turisti assetati che ingaggiano lo sprint per accaparrarselo! Alla fine ci impadroniamo del nostro e ci godiamo la serata. Accanto a noi si siede una coppia di Prato... abbiamo trovato tantissimi italiani.

 

Dopo l’HB, facciamo un breve giro fuori, per poi rintanarci in un bar che troviamo nella via dietro la chiesa di St. Peter. Questa strada è da segnalare perché i locali nel centro di Monaco chiudono abbastanza presto, mentre qui ci sono un paio di bar-birrerie che restano aperti fino a più tardi. Una è un buco però, uno stretto budello della lunghezza del bancone, ma accogliente e carina. Nessun problema comunque, perché una volte chiuse le birrerie chi ama la vita notturna può trasferirsi in discoteca o in uno dei molti locali notturni.

 

La serata sembrerebbe conclusa, ma dobbiamo fare una tappa fondamentale del nostro pellegrinaggio in alcuni dei luoghi di Derrick. La “nostra guida” di tutto il viaggio, Luigi, ci porta con inspiegabile insistenza in una via denominata Ettstrasse: sorpresa!! Senza poterlo immaginare, ci troviamo dinnanzi al Polizeipräsidium… L’emozione è forte perché, in quell’esatto punto dove ci siamo fermati, abbiamo visto il nostro amatissimo Ispettore entrare ed uscire più volte, in diversi episodi. Ci teneva particolarmente a mostrarcelo di notte, e per giunta innevato... il massimo!!!

 

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