Missione: Derrick

Diario di viaggio di Luca e Sonia

Si può partire da Rovigo con destinazione Monaco, solo per andare alla ricerca dell'ispettore Derrick? Si, si può! Anzi, si deve, se la passione supera ogni logica ragione.

E' difficile riassumere e raccontare brevemente una giornata così speciale. Ci proviamo.

Monaco, 13 agosto, ore 9.30. Sole stupendo. Appuntamento all'entrata della metropolitana. Davide, la nostra guida della Baviera, è puntuale e con altri due amici, Mauro ed Edoardo, si parte per la grande avventura (almeno per noi). Che emozione!

Nemmeno la voglia ed il tempo per un caffè, si perderebbero minuti preziosi. L'idea di prendere la metropolitana ci faceva un pò paura [??...non siamo mica nel Bronx!, ndd], però stranamente quella mattina qualsiasi persona incontrassimo ci sorrideva, o forse eravamo noi ad avere il sorriso stampato in faccia che ci faceva vedere tutti allegri intorno a noi. Il nostro unico e prezioso bagaglio consisteva in una bottiglia di buon vino italiano. Mica si può far visita in cinque ad un "mostro" come Derrick a mani vuote!

Dopo un tragitto in metropolitana ed un interminabile tratto a piedi, alle 11 si arriva al civico 21 di una via in un paese impronunciabile. Tipica casa signorile bavarese. Ci precipitiamo a leggere il nome nel campanello. Ma...non è Tappert!?! Nooo! Ha cambiato casa! Nooo! Ed ora? Che fortuna! Vediamo in lontananza la postina del paese intenta a consegnare la posta proprio per la via.

La raggiungiamo in un secondo e spingiamo Davide, la nostra guida, verso di lei.

"Chiedile dove abita ora Derrick, chiedile da quanto tempo non abita più qui, dille che siamo suoi fans italiani, dille che è il nostro idolo, dille che lei è molto gentile, dille...". "Ahò! Ragazzi, state zitti sennò non capisco cosa ci dice".

- Silenzio assoluto -

"Davide, sei in tutti noi!"

Noi, sinceramente non abbiamo capito nulla. Davide parlava e sorrideva, sorrideva, parlava e ringraziava. Lui sorrideva e noi non si capiva. "Ragazzi, è a due isolati da quà, sempre al civico 21". Noi e la nostra bottiglia di vino, si parte. Altra mezz'ora di camminata (forse la postina non era stata così chiara nella sua spiegazione, o forse la guida non aveva capito tutto alla perfezione...). Abbiamo battuto il quartiere casa per casa. Ecco, la via è questa. Il cuore palpita. Non ci possiamo credere. L'emozione quasi ci porta a tornare indietro, non è possibile!

E' sempre Davide a dare gli ordini, ci fidiamo ciecamente. "Fermi ragazzi! Aspettate, fuori la macchina fotografica, sistemiamo il vino, ci siete tutti? Il civico 21 è alla fine della via. Ecco il 15, il 17, il 19...21!" E' lui! E' lui! Tipica casa signorile bavarese. Vetri chiusi. Tende aperte, prato ben curato. E' abitata! Ed ora, che si fa? "Suoniamo!" E' sempre Davide in prima linea.

Drinn... Drinn... Drinn... - Tutti muti -

"Suona ancora!" "No, dai, non facciamoci vedere anche qua, se è a casa ci avrà sentito."

Detto, fatto!        Drinn...   (Mauro)

Detto, fatto!        Drinn...   (Edoardo)

Detto, fatto!        Drinn...   (Davide)

Detto, fatto!        Drinn...   (Luca)

Detto, fatto!        Drinn...   (Sonia)

Niente.

Facciamo alcune foto ricordo. 100 foto. Luca sembra Fritz Wepper (per i non derrickiani: è l'attore che impersona l'ispettore Harry Klein, assistente di Derrick), fruga nel cestino dei rifiuti per vedere se c'è qualcosa, un indizio, come prova che ci abita. Oddio, che vergogna, e se sta alla finestra a guardare? Di sicuro si sarà fatto una risata.

Felici, ma rassegnati, raccogliamo due sassolini ed una foglia da un cespuglio. Feticci! Depositiamo il vino sperando lo possa almeno bere. Imbuchiamo nella cassetta della posta la lettera (già preparata nell'evenienza non l'avessimo trovato), ringraziandolo delle fantastiche avventure dei suoi telefilm e con il nostro indirizzo ad occupare metà pagina.

Siamo tornati a Rovigo felici, per noi la missione non era fallita, ma semplicemente riuscita a metà. Ritenteremo.

Grazie a Davide,

a Mauro ed Edoardo!

P.S.

Derrick comunque ci ha risposto e ringraziato... siamo felici gli sia piaciuto il vino. Missione compiuta!