Sauercrauts, Pretzels and Supercars!

Ciao a tutti ragazzi! Questa volta ad offrirci la vista di macchine spettacolari e potenti è una città inaspettatamente bella, immersa fra montagne e foreste e abitata da un popolo che sa ancora essere ospitale. Parlo di Monaco di Baviera che da questa estate ho cominciato ad adorare.

 

Passiamo però subito al dunque perché la lista è lunga e probabilmente ci vorrà più di un post per parlare di tutti i bolidi fotografati. Tra un boccale di buona birra bavarese e un saporito pretzel, il tutto servito da un cameriere di nome Otto, non è difficile ritrovarsi di fronte a sportive di potenza via via crescente.

 

Ecco che fa la sua prima apparizione una Mercedes Sl che, seppure con qualche anno sulle spalle, non mi offenderei se mi venisse regalata per il compleanno. Però non accontentiamoci e procediamo verso il fiume Isar e il fantastico museo della scienza e della tecnica.

 

Se l'attenzione non è catturata da edifici fiabeschi o poliziotti seduti a bere birra di buon mattino, non si può di certo resistere quando alle spalle, furtiva, si fa scoprire con il suo rombo la nuova Mercedes AMG GT di un giallo senape, proprio come quella usata per i preztel. Purtroppo per lei il V8 biturbo AMG da 4.0 L e 462 cv non passa inosservato, o meglio, inascoltato ed è subito una melodia quella che ti passa davanti.

 

Una melodia fatta di suoni, colori, riflessi, curve. Un pezzo di artigianato, puro artigianato, in particolare il motore che porta la firma di chi si è sporcato le mani per montarlo. Ognuno è diverso dall'altro perché ognuno è figlio dell'operaio che se ne è personalmente occupato: "One man, One engine" è il motto che risuona quasi come un ordine lungo la catena di montaggio.

 

Mentre ancora cerco di riprendermi dalla vista troppo veloce della AMG GT, mi si spezza di nuovo il fiato quando avvisto un cavallo selvaggio che riposa ai lati di una stradina. E' un purosangue nero, selvaggio, ma non scappa, almeno lui...o dovrei dire lei dato che si tratta di una Mustang.

 

Questa Black Beauty ha una cilindrata maggiore rispetto alla Mercedes: monta un V8 5.0 L da 435 cv e, come dichiarato dal costruttore, gli scarichi sono stati modificati e modulati sulle basse frequenze per offrire un rombo più profondo, un ruggito che invita gentilmente le altre automobili a spostarsi. A questo punto non ha più alcun senso avere la radio in macchina quando l'abitacolo è già inondato dalla migliore musica.

 

Piano piano arriva l'ora di pranzo e l'idea di potersi finalmente sedere a mangiare crauti, wurstel e pretzel e bere grossi boccali di autentica birra bavarese mi attira di nuovo verso la parte più animata della città. Ritorno indietro, di nuovo a Marienplatz, ma raccogliendo le ultime energie percorro una strada differente, più lunga, ma che mi ha ripagato molto bene.

 

Mi ritrovo, infatti, su Maximilianstraße che per i più esperti vuol dire storia, lusso e supercar a volontà. Dedicherò un post appositamente per parlarne, ma voglio lasciarvi facendovi vedere questa. Una Rolls-Royce Wraith. Provenienza Dubai. 6.6 L 12V biturbo a iniezione diretta di benzina, 632 cv. Certo ferma così non fa molto effetto. Le uniche cose che attirano l'attenzione sono il fatto che sia una Rolls e... i vetri. E' stato impossibile affacciarsi al suo interno per colpa di particolari vetri a specchio, come si può vedere dalla foto. Sarà una tecnologia tutta Rolls-Royce oppure il capriccio di qualcuno che non voleva farsi notare?

 

Nonostante tutto questo, immaginatela mentre sfreccia su qualche rettilineo deserto con quella faccia disinvolta. Beh, tutta un'altra storia...

Luca Amorelli

carsandwrecks.blogspot.it

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